Abitazione di tipo popolare all'asta in Via roberto de nobili 5 a Roma (RM)

Descrizione

Quota 1/1 del diritto di proprietà. Appartamento in Roma,loc. Garbatella,v. Roberto De Nobili 5, sc.M int.3 p.1, L.26. Composto da ingresso, 4 camere, cucina e bagno. Confinante con vano scale,int. 4, distacco su giardino condominiale per tre lati, salvo altri. Sup.comm. 109 mq ca. NCEU di Roma al Fg 825, part. 69, sub 11, via R.de Nobili 5 p.1 int. 3 sc.M l.26 zc 3 cat. A/4 cl 2 vani 5,5, sup.cat.127 mq., € 738,53. OCCUPATO dai debitori esecutati. Il rilascio potrà essere richiesto all’atto del trasferimento ai sensi dell’art. 560 c.p.c. REGOLARITA’ EDILIZIA ED URBANISTICA: Costruzione antecedente al 01/09/1967. Non presenti vincoli artistici, storici o alberghieri. Non presenti diritti demaniali o usi civici. Non risulta rilasciato il certificato di abitabilità. Dopo la costruzione dell’edificio, a causa di abusi del 1958, con ampliamento di superficie per sup.compl.mq 6,92, presentata domanda sanatoria ai sensi L.47/85 al comune di Roma Ripartizione XV il 25.3.1986 prot. 0053631. In domanda di condono è allegata la ricevuta di pagamento della oblazione (lire 100,000) così come attestato da raccomandata prot. 96/82673 del 11/09/1996 trasmessa dal USCE del comune di Roma dove si comunicava che poteva essere rilasciata la concessione edilizia in sanatoria. Il 29/08/2007 con raccomandata, prot. 2007/133419, il comune di Roma dipartimento VI in rif. alla domanda di condono 86/53631/0 chiedeva integrazione della pratica con denuncia catasto, scheda e planimetria. L'inadempienza avrebbe comportato la improcedibilità della domanda ed il conseguente diniego della concessione in sanatoria ai sensi della L. 724/94 art. 39 comma 4 e ss.mm.ii. e l'esecutorietà del titolo alla riscossione di quanto dovuto per oneri, diritti ed oblazione, aggiornati delle maggiorazioni maturate fino al provvedimento di reiezione o alla rinuncia dell'interessato allo stesso. Agli atti non si è rinvenuto il deposito dei documenti richiesti. La superficie in ampliamento è calcolata in mq 6,92, ma in realtà risulta essere di mq 8,70. Il tecnico, che ha presentato la domanda di condono, ha depositato il grafico rilievo di un altro appartamento. La pratica di condono dovrà essere rettificata e calcolato l'aumento della superficie dichiarata. Vanno presentate ex novo rilievo e relazioni tecniche, depositati i documenti catastali aggiornati già richiesti nel 2007 e pagata la differenza per oneri vari e interessi. potrebbe essere necessario ripristinare lo stato ante domanda di condono e ripristinare quindi la loggia. La planimetria catastale attuale è poco precisa, di consistenza reale minore di quanto rappresentato. La planimetria andrà quindi rettificata con pratica DOCFA per esatta rappresentazione grafica. - Non esiste il certificato energetico dell'immobile / APE. - Non esiste dichiarazione conformità impianto elettrico. - Non esiste dichiarazione conformità dell'impianto termico. - Non esiste dichiarazione di conformità impianto idrico. La ATER Pubblica del Comune di Roma ha alienato il bene pignorato come compreso ed individuato nel piano di vendita predisposto in attuazione della L.R. 29/08/1991 n. 42, L.R. 18/03/1994 n.4, L.R.15/11/1994 n. 57. Nel contratto di cessione di proprietà viene precisato che per un periodo di tempo di 10 anni dalla data di stipula e comunque fino a quando non verrà pagato l'intero prezzo, l'alloggio non potrà essere alienato a nessun titolo, nè su di esso potranno costituirsi diritti reali di godimento; tale termine potrà essere ridotto a 5 anni nei casi previsti dall'art. 48 coma VIII della L.R.Lazio n. 27/06 così come modificata dalla L.R.Lazio n.11/07. E’ fatto obbligo alla parte acquirente di comunicare alla parte venditrice o ai suoi aventi causa la volontà di alienare l’immobile acquistato al fine di consentire l'esercizio della prelazione. Impianti privi di certificazione.Riscaldamento centralizzato. Il tutto come da perizia e integrazione alla perizia